"Quando comincerai a vedere il mondo in un modo diverso, il mondo comincerà a cambiare. Quando comincerai a vedere il mondo in un modo diverso, il mondo comincerà a cantare. " (Marta sui Tubi - Salva Gente feat Franco Battiato, 2014)
DISTURBI DI PERSONALITA’
Ogni persona ha una personale modalità di relazionarsi con gli altri e di reagire agli eventi che accadono nel corso della vita: ci sono, ad esempio, persone estroverse che amano essere circondate sempre da altri, e persone più timide che si sentono meno a loro agio in gruppo; c’è chi ha la tendenza a vedere sempre “il bicchiere mezzo vuoto”, e chi al contrario vede solo il lato positivo delle cose; chi di fronte alle difficoltà si appoggia agli altri, e chi crede invece di doversela sempre cavare da solo. Questi sono solo alcuni esempi di TRATTI DI PERSONALITA’ che tutti possediamo, per ognuno dei quali ci sono infinite nuance, infinite sfumature, in mezzo ai poli estremi. I tratti di personalità sono aspetti caratteriali imparati durante i primi anni e consolidati dall’adolescenza in poi, in base alle diverse esperienze di vita. Mentre alcuni di noi, quando si accorgono che una strategia usata per affrontare le situazioni o risolvere i problemi non è efficace, cercano un’alternativa più funzionale per rispondere meglio alle circostanze, altri fanno molta fatica a cambiare le proprie modalità di rapportarsi agli altri e agli eventi di vita quando queste modalità si rivelano non adeguate. La forte rigidità di uno o più tratti di personalità, il suo manifestarsi sempre e in maniera eccessiva (a prescindere dai risultati che si ottengono), sono i tratti distintivi dei Disturbi di Personalità. Le persone con un Disturbo di Personalità riferiscono un senso di insoddisfazione e malessere diffuso rispetto alla propria esistenza e hanno spesso diversi problemi interpersonali in diversi ambiti della vita (lavoro, rapporti sociali, relazioni intime). Possono anche presentare sintomi ansiosi, depressivi, problemi con l’alimentazione, abuso o dipendenza da sostanze (stupefacenti o alcol). Le persone con un Disturbo di Personalità tendenzialmente non sono consapevoli del fatto che i propri modi di relazionarsi sono disfunzionali e causano loro profonda sofferenza: per tale motivo, un percorso psicoterapeutico può essere utile alla persona a riconoscere le proprie modalità rigide e abituali di funzionamento e di pensiero, per poi imparare a renderle più flessibili.
Qualche breve accenno ai principali disturbi di personalità:
EVITANTE: pur avendo un forte desiderio di entrare in relazione con gli altri e di condividere (un gruppo di amici, buone relazioni con i colleghi, un rapporto intimo con un/una partner), la paura di non risultare adeguato, di non essere apprezzato e di venire rifiutato “la fa da padrona”, e la persona preferisce isolarsi ed ridurre il contatto con loro. Questo evitamento dei rapporti con gli altri diventa il modo per proteggersi dalla paura di essere rifiutati, tuttavia questo isolamento non è vissuto con serenità: la persona trascorre molto del suo tempo in solitudine e può sentirsi triste, sola, insoddisfatta, sviluppando problemi di ansia in situazioni sociali in quanto ritiene di non essere in grado di affrontarle. Sono predominanti il pensiero di valere meno degli altri, il senso di inadeguatezza e il vissuto di esclusione/diversità/non condivisione con gli altri.
DIPENDENTE: caratteristica distintiva è la tendenza a dipendere costantemente da qualcun’altro, dal quale ci si aspetta accudimento, sostegno e cure continue. Viene manifestato un bisogno molto forte di consigli, rassicurazioni e della presenza stessa dell’altra persona, alla quale spesso sono delegate molte decisioni: la persona dipendente non si sente in grado di scegliere, da sola. La fine delle relazione è il momento più critico e doloroso: la persona con disturbo dipendente in questa circostanza prova vissuti di terrore, associati alla sensazione di sentirsi smarrita e indifesa, derivanti dalla convinzione di essere incapace di prendersi cura di se stessa, di affrontare le diverse circostanze di vita in modo autonomo. Per evitare la temuta rottura, la persona tende a soddisfare e assecondare sempre l’altro/gli altri significativi. Vi è una marcata difficoltà di mettere a fuoco i propri bisogni e scopi profondi, in quanto il “fuoco” dell’attenzione è sempre sull’altro. www.youtube.com/watch?v=1kOp4X0KrwQ
BORDERLINE: Caratteristica specifica di questo disturbo è la vulnerabilità emotiva, che si manifesta con improvvisi cambiamenti del tono dell’umore (oscillazioni tra gioia e tristezza, intensa rabbia e senso di colpa), spesso attribuibili a piccoli comportamenti degli altri; un cambiamento di espressione facciale, ad esempio, interpretato come critica, può portare a un’intensa sofferenza e caos interiore. Vi è una difficoltà di regolazione delle emozioni, che sono vissute spesso come intollerabili ed ingestibili. Le strategie usate dalle persone con disturbo borderline per “silenziare” le proprie emozioni possono essere spesso gesti impulsivi e rischiosi per sé stessi e per gli altri, come ad esempio esplosioni di rabbia, abbuffate di cibo, guida spericolata, spese compulsive, sesso promiscuo, abuso di sostanze psicoattive o alcool, o anche atti di autolesionismo e tentativi di suicidio. Le relazioni interpersonali sono rese difficoltose da una visione scissa dell’altro, con oscillazioni tra idealizzazioni e svalutazioni. Difficile per le persone con questo disturbo riflettere sulle proprie esperienze interne (pensieri, emozioni, sentimenti) ed esterne (eventi di vita, rapporti con gli altri). C’è spesso una scarsa autostima, una fortissima paura di essere abbandonati e un senso cronico di vuoto. https://www.youtube.com/watch?v=JKMpWOtvfiI
NARCISISTICO: le persone con questo disturbo manifestano in diversi modi un’idea grandiosa di sé: la sensazione di essere unico e speciale, il bisogno di continua ammirazione da parte degli altri, verso i quali c’è frequentemente un atteggiamento svalutante. Difficile per la persona con questo disturbo riconoscere e dar spazio alle emozioni e ai bisogni degli altri, che sono spesso considerati come mezzi per soddisfare le proprie esigenze. Di fronte ad un ostacolo o alla contraddizione da parte di un’altra persona, la reazione può essere di intensa rabbia o di un crollo depressivo. E’ spesso presente un forte perfezionismo, poiché ciò che riguarda il soggetto (immagine, performance lavorativa, persone di cui si circonda..) deve risultare perfetto e “degno della sua persona”, per garantirsi lusinghe e lodi ed evitare le temutissime critiche.
OSSESSIVO-COMPULSIVO: Le persone con una personalità ossessivo-compulsiva sono preoccupate circa l’efficienza, il perfezionismo ed il controllo. Risultano affidabili, credibili, ordinate e metodiche, ma la loro inflessibilità le rende incapaci di adattarsi ai cambiamenti. Faticano nel prendere decisioni perché temono di non aver considerato tutti i pro e i contro delle opzioni da vagliare. Si assumono seriamente le proprie responsabilità, ma, non tollerando errori, hanno spesso difficoltà a completare le attività intraprese. Non sono a proprio agio a mostrare i propri sentimenti, nelle relazioni interpersonali e nelle situazioni dove non hanno controllo, devono affidarsi agli altri o che risultano scarsamente prevedibili. Diversamente dal Disturbo d’Ansia Ossessivo-Compulsivo , la personalità ossessivo-compulsiva non è caratterizzata da pensieri ossessivi ripetuti e indesiderati e da condotte ritualistiche che il soggetto si sente costretto a compiere.
PARANOIDE: Questo disturbo è caratterizzato dalla tendenza, persistente ed ingiustificata, a percepire e interpretare le intenzioni, le parole e le azioni degli altri come malevoli, umilianti o minacciose. Il mondo è vissuto come ostile e guardato sempre con diffidenza e sospettosità, e per tale motivo viene spesso scelto uno stile di vita solitario. Sfiducia e sospettosità portano le persone che soffrono di questo disturbo ad avere un atteggiamento ipervigilante (ricercano segnali di minaccia, di falsità e di significati sottostanti nelle parole e nelle azioni altrui), ad agire in modo cauto e guardingo, ad apparire “fredde” e prive di sentimenti; questi soggetti sono, inoltre, eccessivamente permalosi, polemici, ostinati e sempre pronti a contrattaccare quando credono di essere criticati o maltrattati.
ISTRIONICO: è un disturbo di personalità caratterizzato essenzialmente da un’intensa emotività, esternata con modalità teatrali, e da costanti tentativi di ottenere attenzione, approvazione e sostegno dagli altri, mediante comportamenti celatamente o apertamente seduttivi. Oltre allo stile interpersonale drammatico ed eccessivamente seduttivo, caratterizzano questo disturbo l’impressionabilità, la tendenza alla somatizzazione e la ricerca della novità. Le persone che presentano questo disturbo si sentono a disagio quando non sono al centro dell’attenzione altrui, e cercano perciò continuamente di catturare l’interesse degli altri con comportamenti teatrali, provocatori o seduttivi. La focalizzazione sull’approvazione altrui, piuttosto che sulle proprie esperienze interne, determina la propensione a considerare se stessi solo in funzione degli altri e, dunque, a sperimentare uno scarso senso di identità personale.
Al termine della descrizione di alcuni disturbi psicologici, trovate il Link ad una canzone che "racconta" lo specifico disturbo psicologico in maniera autoironica ed evocativa, prodotta dal progetto di due psichiatri-psicoterapeuti"Psicantria" , che promuove l’uso dello strumento canzone in ambito terapeutico, educativo e sociale.