La Bulimia Nervosa è un disturbo psicologico caratterizzato da eccessiva preoccupazione per il peso e la forma corporea, a cui seguono una dieta ferrea, abbuffate e vomito autoindotto. Il desiderio di dimagrire velocemente porta a seguire una dieta rigidissima, ma non sostenibile a lungo, che diventa l’incipit delle abbuffate successive. I processi disfunzionali che regolano e mantengono le abbuffate sono:
Perfezionismo e pensieri dicotomico del tipo ‘tutto o nulla’: le inevitabili trasgressioni alla dieta ferrea autoimposta sono vissute dalla persona come una totale perdita di controllo a cui è impossibile rimediare. Una volta innescata la catena, la persona continua a mangiare senza nessun freno e l’unica soluzione ritenuta possibile è di liberarsi del cibo attraverso il vomito.
Alterato meccanismo di regolazione del rapporto fame – sazietà. La dieta ferrea fa aumentare la fame e l’appetito, con conseguente modificazione di alcuni neurotrasmettitori, tra cui la serotonina, e dell’equilibrio elettrolitico, con ripercussioni, anche gravi, a livello fisiologico (lesioni allo stomaco, disfunzioni cardiache..).
Emozioni negative – Le abbuffate creano uno stato inziale di piacevolezza, che ha la funzione di soffocare le emozioni negative provate. Tuttavia, la soppressione delle emozioni non è utile per modularle, comprenderle o ridurle, ma piuttosto favorisce l’abbuffata successiva. Le abbuffate portano alla comparsa di emozioni negative (senso di colpa, disgusto, paura d’ingrassare), che innescano a loro volta altre abbuffate.
Dopo l’abbuffata emerge una forte paura dell’aumento di peso, per il quale la persona ritiene che l’unica “soluzione” sia la messa in atto di comportamenti compensatori (vomito autoindotto, uso improprio di lassativi, digiuno, esercizio fisico eccessivo). Tali comportamenti alimentano e rendono cronico il circolo vizioso vomito – abbuffata – vomito – abbuffata.
BINGE EATING DISORDER (BED)
Il disturbo da alimentazione incontrollata (BED) è un disturbo alimentare caratterizzato da abbuffate analoghe a quelle della bulimia, ma che non vengono seguite da pratiche di eliminazione o compensazione. Le persone con BED sono quasi sempre obese o in notevole sovrappeso e soffrono psicologicamente per questa condizione molto più di persone obese che mangiano in modo non compulsivo. Molte persone con BED cercano ripetutamente di seguire diete finalizzate alla perdita di peso senza riuscirci, ricavandone una profonda frustrazione. E' frequente la presenza di sintomi depressivi, che possono essere insorti precedentemente o successivamente allo sviluppo del disturbo alimentare. Le caratteristiche principali del disturbo sono: la presenza di abbuffate ripetute almeno una volta alla settimana per almeno tre mesi, caratterizzate dall'ingestione compulsiva di grandi quantità di cibo in tempi relativamente brevi e a prescindere da una reale sensazione di fame, la tendenza, come nella bulimia, a mettere in atto queste abbuffate in solitudine, la sensazione di perdita di controllo sulle quantità di cibo assunto e a terminarle soltanto in seguito a una sensazione di pienezza eccessiva e sgradevole. Mancando il comportamento compensatorio, inoltre, le abbuffate sono immediatamente seguite da malessere fisico e psicologico, con forte senso di frustrazione, disgusto verso se stessi e riduzione dell'autostima.
ANORESSIA NERVOSA
L’ Anoressia Nervosa è un disturbo alimentare che presenta come caratteristiche peculiari una perdita del 20% del proprio peso in un breve periodo di tempo (3-4 mesi), causata da un’alimentazione estremamente controllata e limitata, che può essere associata ad un eccessivo esercizio fisico, all’induzione del vomito o all’utilizzo di lassativi. La persona con anoressia riferisce pensieri continui e eccessivi relativi al cibo e all’immagine corporea, un’estrema paura di prendere peso, e un’alterata percezione del proprio corpo, che la porta a vedersi grassa anche quando è evidentemente sottopeso. Altri aspetti molto spesso presenti sono un forte perfezionismo, la tendenza ad essere iperattivi, una mancata consapevolezza della malattia e la dismenorrea (nel caso delle donne). Il corpo è vissuto come un nemico contro cui combattere, e i suoi bisogni non sono avvertiti. Il controllo del peso è utile ad avere una sensazione di autonomia e indipendenza e si manifesta con comportamenti alimentari ritualizzati, preferenza per cibi e bevande dal basso apporto calorico, di solito limitati, una tendenza ad alimentarsi molto lentamente, e, talvolta, l’incorrere nella finzione e quindi nel masticare a lungo i cibi per poi sputarli via. A livello sociale c’è spesso una tendenza al ritiro e alla depressione.
Al termine della descrizione di alcuni disturbi psicologici, trovate il Link ad una canzone che "racconta" lo specifico disturbo psicologico in maniera autoironica ed evocativa, prodotta dal progetto "Psicantria" di due psichiatri-psicoterapeuti, che promuove l’uso dello strumento canzone in ambito terapeutico, educativo e sociale.